Nuovi scenari per l'azienda di manutenzioni Atitech, fino a oggi non concorrenziale perché non in grado di riparare aerei “wide body”, ovvero a fusoliera larga. Si tratta di aerei adoperati per tratte internazionali, che possono ospitare a bordo più passeggeri e di conseguenza particolarmente importanti per chi si occupa di manutenzione.
Da qualche giorno l’Enac ha certificato che l’Atitech può svolgere quest’attività e il primo aereo wide body sarà il Boeing B767, ora presente negli hangar di Capodichino.
Gianni Lettieri ha detto che questo è un risultato straordinario, merito dell'impegno di maestranze e sindacati, e che il 2013 sarà l'anno del rilancio per l'azienda.
La società, infatti, è stata rilevata a fine 2009 dalla Meridie di Lettieri, in seguito a una lunga trattativa con Palazzo Chigi e fino ad allora la compagnia si occupava degli Md80 di Alitalia, aerei oggi in disuso. Questa novità, dunque, consente di ampliare il raggio e offrire servizi differenziati, raggiungendo un maggior numero di clienti.
Restano, tuttavia, alcune problematiche da risolvere: le infrastrutture dell'aeroporto, su cui dovrebbe intervenire la Regione, e una sinergia con Alenia che ha altri spazi nell'aeroporto e potrebbe dar vita a una partnership di grande valore e creare per la prima volta un aereo “made in Campania”.
Favorevoli alle novità introdotte dalla certificazione Enac anche i sindacati, che chiedono più commesse per conto terzi e il raggiungimento degli obiettivi per il rientro in azienda di 500 lavoratori entro febbraio 2014.
Gianni Lettieri è fiducioso sul futuro, poiché già oggi l'Atitech sta lavorando sui 737, 767, 319, 320, gli Embraer e sulla manutenzione dei Canadair. Ora è il momento di fare un salto di qualità e fare diventare Capodichino un polo d'eccellenza per tutto il Sud.
Fonte Svolta Atitech, commesse per i Boeing via libera dell'Enac per la manutenzione
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