mercoledì 22 maggio 2013

Gianni Lettieri: de Magistris, un copione già visto

Gianni Lettieri parla di Napoli
Gli errori e i problemi di Napoli non possono essere responsabilità esclusiva degli assessori della giunta comunale: questa è l'opinione di Gianni Lettieri espressa in un'intervista a Il Mattino per fare il punto sull'azione amministrativa.

È il sindaco a doversi assumere le proprie responsabilità e ammettere di aver sbagliato. Finora, al contrario, si sta procedendo con i rimpasti (il prossimo sarà l'assessore alla mobilità Donati, per via della questione Ztl), un comportamento scorretto da parte di de Magistris che ha sempre dichiarato di fare tutto in nome della legalità.

Nel frattempo, grazie alle rivendicazioni portate avanti dalla società civile, la giunta comunale ha preso atto delle ragioni dei cittadini e proverà a rispondere alle domande poste da chi protesta per l'attuale gestione della città.
Riguardo alle risorse economiche, stanno arrivando i fondi stanziati dal Governo Monti, lo stesso governo che de Magistris ha attaccato duramente, ricorda Lettieri nell'intervista, uno stanziamento che servirà a saldare i debiti con i creditori.

A proposito dello scontro fra Comune e Procura, l'esponente del centrodestra sottolinea che la magistratura non dovrebbe mettere in discussione atti amministrativi e che il sindaco deve rispondere principalmente a elettori e cittadini.
Tuttavia la questione delle buche costituisce davvero un rischio per i napoletani e di ciò de Magistris deve rispondere.

È curioso, inoltre, come chi abbia in passato fatto indagini su governi (come nel caso dell'ex pm e Prodi) oggi si trovi dall'altra parte e accusi i giudici di fare inchieste con scopi politici, la domanda è se de Magistris aveva torto prima o adesso?

Infine, per dare una risposta ai tantissimi giovani disoccupati Lettieri ha presentato la sua idea: più imprenditori e maggiore passione verso le libere professioni, superando il mito del posto fisso. Con “Fare Città”, non a caso, ha ideato il premio “Piccoli Imprenditori”, per instillare nei bambini la curiosità verso il mondo del lavoro e la voglia di darsi da fare.
Solo l'innovazione imprenditoriale può far ripartire la crescita, non le promesse vuote e i rimpasti che servono a dare un aspetto di novità ma in sostanza non cambiano nulla.