giovedì 30 maggio 2013

Polemica di Gianni Lettieri sullo smaltimento rifiuti

Gianni Lettieri e l'oro di Napoli
Non cessano le discussioni sulla gestione dei rifiuti urbani a Napoli: un articolo uscito su Il Venerdì di Repubblica fa luce sul percorso della cosiddetta “monnezza” che viene smaltita solo in parte in Campania mentre il resto viene spedito in Puglia e all'estero, soprattutto in Olanda.

Dal viaggio in nave che compiono i rifiuti prende spunto il leader dell'opposizione di centrodestra, Gianni Lettieri, il quale si chiede perché si deve spendere così tanto (23 milioni di euro l'anno) per il trasferimento dei rifiuti a Rotterdam e non si investe su un termovalorizzatore, un impianto di compostaggio e la raccolta differenziata, per risparmiare e produrre energia proprio come fanno all'estero.


Il punto è che i rifiuti sono il nuovo “oro di Napoli”, un grande business che però non arricchisce il territorio: l'inchiesta del settimanale mostra chiaramente che le tonnellate prodotte in tutta la Campania sono 2,6 l’anno, perché pagare anziché incassare?

Lettieri: “I fatti mi danno ragione”

Lo aveva detto due anni fa: occorre gestire l'intero ciclo dei rifiuti ed evitare lo scaricabarile che c'è sempre stato fra Regione, Comune e Provincia. Questa era l'idea di Lettieri, che sottolinea le contraddizioni di de Magistris, il quale disse no alla legge speciale per Napoli e che non voleva mandare i rifiuti all'estero.
Il risultato è che il sindaco ha fatto esattamente il contrario, senza affrontare concretamente il problema.

Convertire un costo in un risparmio o meglio ancora in una forma di business, come fanno in Germania, in Olanda e in tanti altri paesi europei che hanno impianti di termovalorizzazione e riescono a coniugare la salvaguardia dell'ambiente con la produzione di risorse energetiche.
L'unico modo per cambiare direzione e dare risposte ai napoletani è cambiare modo di pensare, come sostiene l'imprenditore ex candidato sindaco, e non avere timore delle soluzioni che hanno già funzionato altrove e renderebbero l'intera regione indipendente dagli altri per lo smaltimento dei rifiuti.