mercoledì 30 luglio 2014

Le sfide vinte da Gianni Lettieri

Autobiografia di Gianni Lettieri
La vita di un imprenditore di successo è colma di storie da raccontare, perciò non deve stupire l'uscita dell'autobiografia di Gianni Lettieri, un libro del quale Il Mattino ha pubblicato degli stralci.

Dalle parole di Lettieri si evince innanzitutto il suo amore per Napoli, città sfortunata eppure ricca di opportunità, poi il legame con la famiglia e con un passato foriero di ricordi; infine dal libro viene fuori la volontà di non arrendersi che caratterizza questo imprenditore classe 1956.

In queste pagine l'autore ripercorre non solo la propria carriera professionale ma anche quella politica, senza nascondere le sconfitte: è proprio da quelle che si impara di più, apprendendo come reagire alle difficoltà e come affrontare le sfide future. Lettieri azzarda anche un paragone fra passato e presente, ricordando i giochi fra scugnizzi in strada, che erano tutto sommato più rispettosi degli attacchi fra politici (il riferimento è alla campagna elettorale per le amministrative a Napoli), un frammento del vissuto di Lettieri che lascia intendere il suo rapporto con l'infanzia e la gioventù in generale, periodo nel quale ci si approccia al mondo.

 Un episodio divertente raccontato dal fondatore di Fare Città restituisce l'immagine della sua tenacia: da bambino, passeggiando con la madre, vede un'automobile giocattolo in vetrina simile alla Ferrari e la chiede in regalo, un po' come tutti i bambini. Al rifiuto della madre comincia a strepitare e a scalciare tanto da attirare l'attenzione di un dipendente del padre, il quale decide di acquistare il tanto desiderato giocattolo per donarlo al bambino.

Sin da piccolo, dunque, Lettieri ha dimostrato di non mollare mai la presa fino al raggiungimento dell'obiettivo. Certamente oggi i modi sono cambiati, i traguardi più ardui e i tempi non sono sempre immediati, tuttavia questo atipico “scugnizzo” ci insegna che è possibile darsi da fare e avere successo anche in una realtà dura come Napoli.

Dopo aver iniziato nel settore tessile, infatti, ha creato lavoro anche all'estero e ha fondato la Meridie, oggi quotata in borsa, rimesso in moto l'Atitech e avviato un percorso politico che non si è arrestato con la sconfitta del 2011 ma, al contrario, ha convinto sempre più persone della propria validità.